Visualizzazioni totali
948046
venerdì 28 marzo 2014
MESE DI MARZO IN ONORE DI SAN GIUSEPPE
(Riflessioni del beato Bartolo Longo)
VENTINOVESIMO GIORNO: SAN GIUSEPPE, RIFUGIO DEI PECCATORI.
L’amore che san Giuseppe ci porta
è compassionevole e sensibile alle nostre miserie.
Giacché il peccato è il più grande dei mali,
Egli ha maggior tenerezza e compassione per noi peccatori.
Qual potente motivo di ricorrere a san Giuseppe,
per ottenere il perdono delle nostre colpe,
poiché Egli è il Padre del sommo Giudice c
he deve pronunciare un giorno la nostra sentenza!
… E’ inoltre gran ventura per i peccatori
essere sotto la protezione di un santo,
il cui nome fa tremare e fuggire i demoni.
Fra le lodi che la Chiesa gli offre,
si trova il titolo di “Vincitore dell’inferno”.
Egli meritò questo glorioso titolo
quando, per sottrarre il divino Infante a cui Erode mirava,
lo trasportò in Egitto.
Infatti, essendo quel cattivo principe
la figura ed il ministro del nemico infernale,
Giuseppe, vincendo quel principe, vinse il demonio;
e questa prima vittoria è il preludio di un’altra più gloriosa.
Ricorrete pertanto con la più grande fiducia a questo santo Patriarca,
se desiderate ottenere la gloria eterna!
Andate, presentatevi a Giuseppe,
raccomandategli l’anima vostra, onoratelo sempre!
Questa devozione è l’indizio della salvezza.
Ciò viene affermato dalle parole che la Ven. Maria d’Agreda
ebbe rivelate dalla SS. Vergine
e che scrisse nel prezioso libro della “Mistica città di Dio”:
”Nell’ultimo giorno, allorché tutti gli uomini saranno giudicati,
i dannati proveranno un amaro rincrescimento
di non aver conosciuto, per loro colpa,
quanto la protezione di san Giuseppe era potente ed efficace
per aiutarli ad ottenere la salvezza ed a rientrare in grazia di Dio.
Il mondo non ha conosciuto abbastanza quanto sono stupende
le prerogative di cui il Signore favorì il mio santo Sposo,
e quanto è potente la sua intercessione
presso il mio Figlio divino e presso di me.
Vi assicuro che san Giuseppe è tra i più potenti
a trattenere la divina giustizia contro i peccatori”.
Andate, dunque, peccatori, andate a Giuseppe con piena confidenza,
e dite a Lui come dicevano all’Apostolo san Filippo
quei Gentili che desideravano vedere il Salvatore:
“Signore, noi vogliamo vedere Gesù!
Padre potente e buono, conducimi a Gesù!
Pietoso santo, noi vogliamo vedere Gesù! (Gv 12,21).
Ribelli e colpevoli non osiamo presentarci da noi,
ma ti ripeteremo ciò che gli Egiziani dissero
a Colui che una tua profezia:
- La nostra salvezza è nelle tue mani!
Salus nostra in manu tua est! (Gn 47,25).
Con la tua paterna mediazione speriamo rientrare nelle grazie di Gesù”.
FIORETTO
Stabilite un’ora della giornata.
In quella reciterete con devozione
la corona dei Sette dolori e delle sette gioie di san Giuseppe,
affinché da Lui impetriate la conversione di qualche peccatore più indurito,
soprattutto di qualche vostro parente od amico.
Ripetete alla fine di ogni strofa la seguente preghiera:
“Per questo dolore e per questa gioia,
ti supplico, o gran santo,
di impetrarmi la grazia della conversione di quell’anima!
(e si nomina la persona) ”.
INVOCAZIONE
“O Sposo purissimo di Maria, converti il mio cuore a Gesù!”.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento