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venerdì 17 febbraio 2012
Dagli scritti di Sant'Alfonso M. de' Liguori (1696-1787)
LA FUGA IN EGITTO
Viene dal Cielo il Figlio di Dio per salvare gli uomini,
ma appena nato questi uomini lo perseguitano a morte.
... Erode, temendo che questo bambino gli tolga il regno, cerca di farlo morire;
per cui San Giuseppe è avvisato dall'Angelo in sogno
che prenda Gesù con la sua Madre e fugga in Egitto.
Giuseppe subito ubbidisce e ne avvisa Maria;
egli prende quei pochi ferri del suo mestiere,
che servivano per aver modo di vivere in Egitto insieme colla sua povera famiglia.
Maria da un'altra parte unisce un fardelletto di panni
che doveano poi servire per il santo Bambino;
e poi si accosta alla culla e piangendo dice al Figlio che dorme:
"O mio Figlio e Dio, Tu sei venuto dal Cielo per salvare gli uomini,
e questi appena nato ti cercano per toglierti la vita? ".
Lo prende intanto e, seguitando a piangere,
nella stessa notte insieme con Giuseppe si mette in viaggio.
Consideriamo quanto dovettero patir questi santi pellegrini
facendo un viaggio così lungo e senza alcuna comodità.
Il Bambino non era ancor atto a camminare,
onde a vicenda dovettero portarlo in braccio, ora Maria ed ora Giuseppe.
In passare per il deserto di Egitto in quelle notti,
la nuda terra serve loro di letto, in campagna all'aria aperta.
Piange il Bambino per il freddo,
e piangono insieme Giuseppe e Maria per compassione.
E chi non piangerebbe in vedere il Figlio di Dio,
che povero e perseguitato va fuggendo ramingo per la terra,
per non esser ucciso dai suoi nemici?
O caro mio Bambino,
tu piangi e ben hai ragione di piangere
in vederti così perseguitato dagli uomini che tu tanto ami!
O Dio, che anche io un tempo ti ho perseguitato con i miei peccati;
ma sappi che ora ti amo più di me stesso
e non ho pena che più m'affligga quanto il ricordarmi
di aver così disprezzato Te, mio sommo bene.
Deh perdonami, Gesù mio,
e permettimi che io ti porti con me, nel mio cuore,
in tutto il viaggio della vita che mi resta da fare, per entrare insieme con Te all'eternità!
Io tante volte ti ho discacciato dall'anima mia con offenderti,
ma ora ti amo sopra ogni cosa e mi pento sopra ogni male d'averti offeso.
Amato mio Signore, io non voglio lasciarti più,
ma Tu dammi forza di resistere alle tentazioni;
non permettere che io mi separi più da Te!
O Maria speranza mia, fammi viver sempre e morire amando Dio!
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Una meditazione di Sant'Alfonso,
RispondiEliminache ci ricorda le grandi sofferenze patite dalla Sacra Famiglia
durante la fuga in Egitto...
Centinaia di Km a piedi o a dorso d'asino, sotto il sole cocente del giorno ed il freddo notturno...
Secondo l'antico Messale Romano,
RispondiEliminain alcuni luoghi del mondo
il 17 febbraio veniva commemorata
la fuga in Egitto della Santa Famiglia.
Questa data e' conservata anche
dal calendario dei Figli della Sacra Famiglia,
approvato nel 1982.