1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
Dai discorsi della Beata Madre Teresa di Calcutta:
“Vi auguro di gustare la stessa gioia della Madonna,
la quale, per merito della sua umiltà di cuore,
poté portare per nove mesi Gesù nel proprio grembo.
Quale lunga Comunione!”.
Dai discorsi della Beata Madre Teresa di Calcutta:
“Vi auguro di gustare la stessa gioia della Madonna,
la quale, per merito della sua umiltà di cuore,
poté portare per nove mesi Gesù nel proprio grembo.
Quale lunga Comunione!”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
Dal Magistero di Giovanni Paolo II:
“Guardando a Maria,
comprenderemo meglio la forza trasformante che l’Eucaristia possiede.
Ponendoci in ascolto di Lei,
troveremo nel Mistero eucaristico il coraggio e il vigore
per seguire Cristo Buon Pastore e per servirlo nei fratelli”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme
e la vita povera della S. Famiglia.
Dal Magistero di Giovanni Paolo II:
“Lo sguardo rapito di Maria
nel contemplare il volto di Cristo appena nato
e nello stringerlo tra le braccia
non è forse l’inarrivabile Modello di amore
a cui deve ispirarsi ogni nostra Comunione eucaristica?”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio
e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
Dagli scritti di Suor Lucia di Fatima:
“Gesù continua ad offrirsi perpetuamente come vittima per noi al Padre:
silenzioso e supplice, nella solitudine delle nostre Chiese;
dimenticato, disprezzato, maltrattato, umiliato e povero,
carcerato nella prigione dei nostri Tabernacoli”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio
e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
Dagli scritti del Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo:
“O Gesù, la dolcissima tua dimora in terra non è terminata;
la tua casa era un tabernacolo,
ed il Tabernacolo eucaristico è ora la tua casa in mezzo a noi.
Qui Tu sei ancora l’oggetto delle compiacenze del Padre,
qui ti stringe ancora al suo Cuore Maria SS.,
qui S. Giuseppe tiene rivolto lo sguardo pieno di amore
dalle sublimi altezze della sua gloria”.
“Gesù continua ad offrirsi
RispondiEliminaperpetuamente come vittima per noi al Padre:
silenzioso e supplice,
nella solitudine delle nostre Chiese;
dimenticato, disprezzato,
maltrattato, umiliato e povero,
carcerato nella prigione dei nostri Tabernacoli”,
ha scritto Suor Lucia di Fatima,
meditazione 4° Mistero).
Il dolore inimmaginabile
che trafisse
crudelmente ed incessantemente
il corpo ed Cuore divino di Cristo
non si concluse infatti
– come molti credono –
con la sua morte,
ma si rinnova ad ogni Comunione in peccato mortale,
ad ogni profanazione,
ad ogni sacrilegio eucaristico.
Scrive ancora, a tale proposito
San Pier Giuliano Eymard:
"E’ cosa troppo vera,
Nostro Signore,
nell’adorabile Sacramento non è amato!
Istituendo il suo Sacramento,
Gesù si condannava a subire
il tradimento dei suoi amici
che diverranno apostati,
che venderanno l’Ostia santa ai fattucchieri.
Ebbene, Nostro Signore già sapeva tutto questo;
conosceva tutti i nuovi Giuda,
li contava tra i suoi figli prediletti;
ma nulla valse a distoglierlo,
volle che il suo amore sorpassasse
l’ingratitudine e la malizia dell’uomo,
volle sopravvivere alla malizia sacrilega.
... Non ci basterà l’eternità
per contemplare l’immenso,
insondabile Mistero dell’Amore di Dio
che, pur di farsi Pane della Vita per alcuni,
accetta di divenire di nuovo
crudelmente immolato da altri!
... Un martirio silenzioso,
cui siamo chiamati a riparare,
offrendo preghiere e sacrifici
per le mani purissime dell'Immacolata e di San Giuseppe,
i primi e perfetti adoratori
del Dio-Bambino...