"Considerate che incendio di santo amore
si doveva accendere nel Cuore di Giuseppe
nel vedere il suo Signore
che gli obbediva in tutto quello che gli ordinava…
Quali affetti dovevano destarsi nel suo Cuore
nel portarlo in braccio,
nell’accarezzarlo e ricevere le carezze
che gli rendeva quel dolce fanciullo,
nell’ascoltare le sue parole di Vita eterna
e nell’osservare i santi esempi di tutte le virtù
che gli dava quel divino garzoncello!"
San Giuseppe ebbe la gloria di condividere
RispondiEliminacon la Prima Persona della SS. Trinità
il titolo di Padre.
In quanto Padre verginale di Gesù,
egli gli restò accanto nel tempo della serenità e in quello del pericolo:
a Betlemme,
in Egitto,
a Gerusalemme,
a Nazareth.
Da lui il Salvatore imparò
tutto ciò che occorre ad un bambino
per diventare uomo.
Egli fu per Cristo il migliore dei padri.
NESSUN ALTRO avrebbe potuto fare per Gesù
ciò che fece Giuseppe di Nazareth,
né amarlo come lo amò lui,
con tutta l’effusione del Cuore,
sentendo di voler essere tutto per Cristo,
fino all’ultimo respiro,
anche a costo della propria vita,
riconoscendosi sempre indegno
delle predilezioni avute
e promettendogli fedeltà assoluta.
Nessun’altro al mondo ha potuto,
né potrà mai avere a sé soggetto Colui
che da sempre e per sempre comanda
a tutte le creature del Cielo e della terra.
Quale sapienza e quali virtù
avrà dunque avuto il giovane Giuseppe,
chiamato da Dio ad un tale compito!
Eppure, esercitando la sua autorità su Cristo,
Egli fu sempre umilissimo
e comandò al Redentore
SOLO in obbedienza alla divina Volontà...
Un esempio su cui meditare a lungo,
un esempio da imitare...
Quale Grande Mistero d'Amore S.Giuseppe!...
RispondiEliminaUn mistero immenso,
RispondiEliminache siamo invitati a scoprire pian piano
anche mediante questo piccolo blog...