LA SANTA FAMIGLIA - MODELLO DI PREGHIERA
La preghiera di Gesù
Da Nazareth al Golgota, da Betlemme al Calvario,
la vita di Gesù fu una preghiera ininterrotta,
una supplica continua che dalla terra saliva al trono del Padre.
Soffermiamoci a contemplare Gesù a Nazareth,
quale sublime Maestro di preghiera.
Tutto in quell’umile casetta favoriva l’orazione:
lontana dai rumori del mondo,
al suo interno non regnava il tumulto delle passioni,
ma calma profonda e silenzio ininterrotto;
anche il lavoro che qui si esercitava invitava al raccoglimento,
non divenendo mai fonte di distrazione.
A Nazareth Gesù pregava incessantemente, non per sé
poiché, riflette San Cipriano, "quale bisogno ha un innocente di supplicare per se stesso?".
Egli pregava per le nostre iniquità.
Il mondo era un immenso spineto,
un campo sterminato completamente arido ed incolto
in cui nascevano le erbe dannose d’ogni vizio.
Nei lunghi anni della vita nascosta a Nazareth,
con la sua preghiera incessante Cristo fecondava il gran deserto del mondo,
bagnandolo con lacrime continue e trasformandolo con calde suppliche.
Dalla sacra dimora di Nazareth scaturiva un torrente di lacrime
con le quali Gesù irrorava il cuore degli uomini e li preparava ad accogliere la sua grazia.
Quali notti, quali giorni furono quelli santificati dalle preghiere dell’Uomo-Dio!
Com’era benedetta quella casa!
Lì si chinava il Cielo, si ricostruiva il mondo, si preparava il gran disegno della salvezza:
da essa dipendevano le speranze degli uomini.
E dove era riposta la forza invincibile delle preghiere di Cristo?
Nel sacrificio che accompagnava la preghiera;
nel duro lavoro cui egli si applicava volontariamente;
nei patimenti che soffriva ed offriva con la più grande Carità;
nell’umiliazione infinita, annientato dinnanzi al Padre nella figura di un carpentiere …
… E noi tutti fummo bagnati da quelle lacrime,
riscattati da quelle suppliche.
Divenendo uomo, Gesù scelse di vivere in famiglia,
RispondiEliminae fu proprio nella Casa di Nazareth
che Egli crebbe
– accanto all’Immacolata e al giusto Giuseppe –
"in età, sapienza e grazia",
conducendo un’esistenza silenziosa e nascosta,
lontano dal potere e dalla fama
che il mondo avrebbe potuto offrirgli.
Gli anni che il nostro Redentore trascorse a Nazareth
furono ricchi di preghiera,
nascondimento,
silenzio,
lavoro,
umiltà,
povertà,
sacrificio...
Furono anni preziosissimi,
poiché nobilitarono e santificarono
l’esistenza ordinaria
di ogni uomo di ogni tempo.
In questa nostra società sempre più scristianizzata, la Famiglia Nazarena
– definita dal grande Pontefice Leone XIII
quale "Modello di ogni virtù e di ogni santità" –
diviene allora per ognuno di noi il solo faro di luce,
l’unico Modello concreto donatoci da Dio per illuminare
il buio, il vuoto,
la sofferenza della nostra vita quotidiana
e guidarci verso il destino di gloria che ci attende...
Innumerevoli furono i talenti
che Gesù, Maria e Giuseppe fecero fruttificare a Nazareth,
ed è impossibile affermare con certezza
quali furono più importanti di altri.
Certo è che la “via”
che portò la divina Famiglia
ad esercitare ogni virtù in grado eroico
fu la preghiera,
che le permise di vivere in una comunione continua di affetti e di volontà
con il Padre celeste e lo Spirito Santo.
... Ad imitazione di Gesù, Maria e Giuseppe,
che la preghiera sia per ognuno di noi
– ancor più se sofferenti –
nutrimento dell’anima
e fondamento del cammino quotidiano di santità!
Che essa ci accompagni
nei giorni lieti e in quelli tristi,
consentendoci di ottenere innumerevoli grazie – soprattutto spirituali –
per noi,
per i nostri cari,
per l’intera umanità!
Che essa sia la via silenziosa
che ci permetta di contemplare,
pur da questa terra,
la luce del Cielo!
Che la preghiera sia per noi vita!
Cuori di Gesù,Maria e Giuseppe ci uniamo alla vostra Preghiera!...
RispondiEliminaJMI semper!
Sì, e affidiamo a Voi le nostre suppliche,
RispondiEliminacerti che ci donerete quell'aiuto di cui abbiamo bisogno...