la stella, luce esteriore che si spostava nel firmamento.
Ma ancora di più li conduceva la fede, luce interiore.
Arrivarono e prostratisi lo adorarono.
Poi aprirono i loro scrigni
e offrirono in dono al Bambino Gesù
oro e incenso di cui proprio parla Isaia,
ma gli offrirono anche mirra.
E dopo aver compiuto tutto ciò, fecero ritorno al loro paese.
Per questo pellegrinaggio a Betlemme,
i Re Magi dall’Oriente
sono diventati l’inizio e il simbolo di tutti coloro
che mediante la fede raggiungono Gesù,
il bambino avvolto in fasce e deposto nella mangiatoia,
il Salvatore inchiodato alla croce.
Colui che, crocifisso sotto Ponzio Pilato,
deposto dalla croce e sepolto in una tomba
ai piedi del Calvario, il terzo giorno risuscitò.
Proprio questi uomini, i Re Magi,
tre, come vuole la tradizione,
dall’Oriente sono divenuti
l’inizio e la prefigurazione di quanti,
da oltre le frontiere del Popolo eletto
della vecchia alleanza,
hanno raggiunto e sempre raggiungono
il Cristo mediante la fede.
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