SANTA FAMIGLIA DI NAZARETH

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venerdì 21 marzo 2014

MESE DI MARZO IN ONORE DI SAN GIUSEPPE


(Riflessioni del beato Bartolo Longo)

 VENTIDUESIMO GIORNO:

SAN GIUSEPPE, MODELLO DEI PADRI DI FAMIGLIA.

Dal momento in cui san Giuseppe

fu capo di famiglia non appartiene più a sé.
Egli è tutto per Gesù,
tutto per Maria, pronto a tutto.

Sii il mio Modello, san Giuseppe,

fa’ che io sia tutto offerto prima a Dio,
poi al mio dovere,
e che non mi faccia mai pregare per rendere un servigio!
Prega, caro santo, che Dio mi dia la forza di sacrificarmi per gli altri!

… San Giuseppe era prudente.

Evitava ogni occasione di male,
perché sapeva che Dio non fa miracoli
per coloro che si espongono volontariamente.

… San Giuseppe era sempre occupato.

I santi hanno sempre qualche cosa da fare,
e la fanno senza precipitazione e senza interruzione.
Giuseppe, fortunato di dover guadagnare il pane per Gesù e per Maria,
si sarebbe rimproverato ogni minima perdita di tempo.

… San Giuseppe era paziente.

Paziente nella sua povertà,
della quale doveva soffrire
poiché gli impediva di dare a Gesù quei conforti c
he il cuore avrebbe voluto dargli,
ma intanto non se ne lagnava.
Paziente nel suo lavoro che per lui, come per tutti,
doveva avere le sue ore di monotonia, di stanchezza, di patimento,
eppure non lo lasciava mai.

… San Giuseppe aveva abitualmente il sorriso sulle labbra.

Solo la perdita di Gesù poteva causargli dolore;
e la presenza di Gesù era per lui una fonte perenne di felicità.
Immaginatevi di vedere Giuseppe,
 ritornando la sera da un lavoro fatto lontano dalla sua famiglia.
Egli non ha mai smesso il suo sorriso,
perché porta nel cuore il gaudio e la pace:
porta con sé l’immagine di Gesù.
Quanta gioia al suo ritorno!
Maria l’aspetta,
Gesù l’aspetta, e corre incontro al padre suo,
gli tende le sue piccole braccia, ed il padre lo solleva con tenerezza,
lo bacia con rispetto e piange di gioia.

… In ogni triste circostanza, san Giuseppe non perse mai la sua pace interiore,

non smise mai il suo sorriso di calma e di abbandono in Dio.
... O Gesù, perché non sono sempre contento,
giacché posso come san Giuseppe possederti tutti i giorni della mia vita
per mezzo della santa Comunione?

Offriamo oggi tutti le nostre azioni,

insieme a quelle perfettissime che fece in vita san Giuseppe.

FIORETTO
Chiediamo in questo giorno a Dio

in nome di san Giuseppe lo spirito di mortificazione,
affinché diventiamo come il nostro Protettore, mortificati in tutto,
e cominciamo con animo risoluto a combattere e vincere
 le nostre passioni, collere, sospetti, invidie, doppiezze, oscenità, pensieri cattivi.

INVOCAZIONE
“O mio caro padre san Giuseppe,

 io ti amo insieme con l’amore che ti portava Maria SS.!”.

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