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domenica 9 giugno 2013
Dagli scritti di San Pier Giuliano Eymard (1811-1868)
Non potendo onorare in Cielo il Padre
con tale sacrificio,
Gesù Cristo ridiscende sulla terra,
s'incarna di nuovo sull'altare,
cosicché l'eterno Padre può ancora contemplarlo
povero come a Betlemme,
sebbene sia veramente Re del Cielo e della terra,
umile e obbediente come a Nazareth,
sottomesso ai suoi nemici,
ai suoi profanatori,
sino all'ignominia della Comunione sacrilega,
dolce Agnello che non si lamenta!
Tenera Vittima che si lascia immolare in silenzio!
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