SANTA FAMIGLIA DI NAZARETH

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venerdì 15 luglio 2011

LA SANTA FAMIGLIA, MODELLO DI AMORE ALLA CROCE - SECONDO SCHEMA

1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine
e il “Sì” dei due santi Sposi.
Dagli scritti della Beata Madre Teresa di Calcutta:
“Questo è il modo con cui il Padre
ha dimostrato di amare il mondo:
mandando il Figlio a morire per noi”.

2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
Dagli scritti di Sant’Alfonso M. de’ Liguori:
“O Madre mia dolcissima,
per amore di questo Figlio sacrificato,
aiutami sempre e non mi abbandonare!”.

3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme
e la vita povera della S. Famiglia.
Dagli scritti di Sant’Alfonso M. de’ Liguori:
“Entriamo nella spelonca di Betlemme.
Se entreremo con fede
e penseremo che questo Bambino è il Figlio di Dio,
che per nostro amore è venuto in terra
e tanto patisce per pagare i nostri peccati,
come sarà possibile non ringraziarlo e non amarlo?”.

4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio
e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
Dal Magistero del Beato Giovanni Paolo II:
“Gesù entrò nel Tempio di Israele
per preannunziare una particolare battaglia,
una lotta che sarà la missione della sua vita.
La lotta, che finirà con un insolito trionfo.
Sarà questo IL TRIONFO DELLA CROCE”.

5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio
e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
Dagli scritti del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo:
“Il Signore disponeva che San Giuseppe si fosse stabilito in Nazareth,
che doveva dare a Gesù il soprannome di Nazareno,
e additarlo al mondo come il Re promesso…
Questo nome fu affisso sulla croce,
e questo nome risuona
dall’uno all’altro capo del mondo in mezzo ai popoli,
che acclamano il Re immortale dei secoli…
Sospeso tra la terra e il cielo,
col volto maestosamente sereno e rifulgente di amore,
con le braccia aperte,
col capo chinato verso la Terra,
Egli era la Vittima d’amore che intercedeva per gli uomini…
Solo il Crocifisso ha salvato il mondo e può rinnovarlo,
ora che il mondo ha apostatato il suo amore”.

1 commento:

  1. Il Signore Gesù, pur di riaprirci il Paradiso perduto,
    per puro amore delle sue creature
    e per generosa adesione al disegno salvifico del Padre,
    ha scelto di prendere sulle sue spalle
    le iniquità di un’umanità empia ed idolatra,
    al fine di espiarle al nostro posto,
    mediante il feroce supplizio della Croce,
    cui si preparò fin dal tempo
    della sua vita nascosta a Nazareth.
    Ha abbracciato, cioè, la morte
    più umiliante ed ignobile mai architettata da mente umana,
    preceduta dall’orribile agonia del Getsemani;
    dalla crudele flagellazione,
    che – come rivela la Sindone – devastò il 70 % della sua carne;
    dalla dolorosissima coronazione di spine; dall’interminabile salita al Calvario,
    col pesante "patibulum" sulle spalle.
    Sofferenze inaudite, che solo Gesù, l’Uomo-Dio,
    poteva sopportare,
    macellato dalle colpe di ogni uomo di ogni tempo.

    ... Dio, divenuto VITTIMA per espiare il peccato dell’uomo,
    ma al tempo stesso, VINCITORE DEL PECCATO,
    mediante ciò che il beato Giovanni Paolo II definì un giorno
    “IL TRIONFO DELLA CROCE”.
    Secondo gli insegnamenti del grande Pontefice polacco, infatti,
    "per mezzo della Croce è vinto il maligno,
    è sconfitta la morte,
    ci è trasmessa la vita,
    restituita la speranza, comunicata la luce".

    Preghiamo affinché la nostra generazione atea e superba
    riconosca finalmente in Cristo – VITTIMA VITTORIOSA –
    l’UNICO Salvatore del mondo...

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