1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine
e il “Sì” dei due santi Sposi.
Dagli scritti di S. Alfonso M. de’Liguori:
“Ecco il Figlio di Dio che, vedendo perduto l’uomo,
per liberarlo dalla morte
si offre a prendere carne umana.
- Ma, Figlio, par che allora gli dicesse il Padre,
pensa che in terra dovrai fare una vita umile e penosa.
Dovrai nascere in una grotta fredda
ed esser posto in una mangiatoia per bestie.
Dovrai, bambino, fuggire in Egitto
per scampare dalle mani di Erode.
Dovrai vivere in una bottega da umile garzone, povero e disprezzato.
Dovrai lasciar la vita sopra una croce,
svergognato ed abbandonato da tutti.
Risponde il Figlio: - Padre, non importa.
Di tutto mi contento, purché si salvi l’uomo”.
e il “Sì” dei due santi Sposi.
Dagli scritti di S. Alfonso M. de’Liguori:
“Ecco il Figlio di Dio che, vedendo perduto l’uomo,
per liberarlo dalla morte
si offre a prendere carne umana.
- Ma, Figlio, par che allora gli dicesse il Padre,
pensa che in terra dovrai fare una vita umile e penosa.
Dovrai nascere in una grotta fredda
ed esser posto in una mangiatoia per bestie.
Dovrai, bambino, fuggire in Egitto
per scampare dalle mani di Erode.
Dovrai vivere in una bottega da umile garzone, povero e disprezzato.
Dovrai lasciar la vita sopra una croce,
svergognato ed abbandonato da tutti.
Risponde il Figlio: - Padre, non importa.
Di tutto mi contento, purché si salvi l’uomo”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
Dagli scritti di San Massimiliano M. Kolbe:
“Senza sacrificio non c’è amore”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme
e la vita povera della Santa Famiglia.
Dagli scritti del Beato Bartolo Longo:
“Unico asilo ai più grandi personaggi della terra è una stalla.
In un angolo di questo rifugio
- ben conveniente alla nascita di un Bambino
destinato a morire un giorno su di una croce -
Maria, restando sempre quale era stata, Vergine e Immacolata,
diviene realmente Madre, mettendo al mondo il suo Figlio.
Chiama il suo vergine Sposo,
e con lui gli rende le prime e le più pure adorazioni
che la Terra gli abbia mai rese”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio
e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
Dal Magistero di Giovanni Paolo II:
“Gesù entrò nel Tempio di Israele
per preannunziare una particolare battaglia,
una lotta che sarà la missione della sua vita.
La lotta, che finirà con un insolito trionfo.
Sarà questo il trionfo della Croce”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio
e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
Dagli scritti della Beata Alexandrina Maria da Costa:
“Quanto costò a Gesù la sua vita sulla Terra!
Tutta la vita fu Orto e Calvario.
Egli cresceva in età e sapienza,
e in Lui e con Lui cresceva la Croce.
Non se ne separò un solo istante:
in essa cresceva, in essa soffriva;
ma sempre con sorriso e bontà”.
Molti sono ancora coloro che pensano
RispondiEliminache Gesù abbia abbracciato la Croce della Redenzione
la sera del Giovedì Santo,
con l’ultima Cena e il sudore di sangue al Getsemani.
In realtà, tutta la vita del nostro Salvatore
fu croce e martirio,
fin dal primo istante del suo concepimento,
quando si fece carne, anzi, embrione,
elevando così alla dignità di essere umano
il numero incalcolabile di embrioni
assassinati quotidianamente dalla nostra generazione:
circa un miliardo dalla legalizzazione dell’aborto ad oggi…
La Croce è stata, poi, abbracciata da Cristo a Betlemme,
dove nacque in grande povertà
in una grotta fredda e buia,
rifugio di animali;
in Egitto, dove visse da esule per alcuni anni;
a Nazareth, dove nascose la sua divinità
dietro ad un banco di falegname;
nei tre anni di predicazione tra il suo popolo,
privo perfino di un giaciglio su cui posare il capo,
schernito e considerato pazzo dagli stessi Nazareni,
che riconobbero in lui solo il figlio del carpentiere…
A questo lungo martirio, Cristo associò,
seppur in grado diverso,
sua Madre e il suo Padre verginale,
i quali non solo accettarono,
ma anche offrirono con amore
ogni loro sofferenza fisica e spirituale,
divenendo, con l’Uomo-Dio,
tre vittime innocenti in espiazione dei peccati dell'umanità,
anche i nostri...
"Tutta la vita di Maria fu un esercizio continuo di pazienza. L'angelo rivelò a santa Brigida che la beata Vergine visse sempre tra le pene: " Come la rosa cresce tra le spine, così la santa Vergine crebbe fra le tribolazioni in questo mondo ". La compassione delle pene del Redentore bastò a fare di lei una martire della pazienza. Perciò san Bonaventura dice: " Colei che fu crocifissa concepi il crocifisso ". Quanto poi ella soffrì durante il viaggio e la permanenza in Egitto, come in tutto il tempo che visse con il Figlio nella bottega di Nazaret"(S.Alfonso de'Liguori).Ciò che S.Alfonso afferma a proposito di Maria SS.ma,lo si può dire di S.Giuseppe.Essi soffrirono costantemente uniti al Figlio e non per un giorno ma quotidianamente...
RispondiEliminaGesù,Maria e Giuseppe otteneteci la Pazienza.Amen
JMI semper!
Sì, la loro fu una sofferenza ininterrotta,
RispondiEliminaofferta a Dio per la salvezza di ogni uomo di ogni tempo...
Una sofferenza però illuminata
dalla Luce senza tramonto del Loro Figlio divino...