1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine
e il “Sì” dei due santi Sposi.
Dagli scritti del Beato Bartolo Longo:
“L’Angelo non è inviato alle grandi città,
ai palazzi dei principi,
alle figlie dei re ornate di oro,
ma a Nazareth, ad una Vergine, Sposa di Giuseppe l’artigiano…
Viveva Maria solitaria nella sua povera casetta…
Gli occhi umilissimi, coi quali Ella rimirava sempre la divina grandezza,
non perdevano mai di vista il proprio nulla”.
e il “Sì” dei due santi Sposi.
Dagli scritti del Beato Bartolo Longo:
“L’Angelo non è inviato alle grandi città,
ai palazzi dei principi,
alle figlie dei re ornate di oro,
ma a Nazareth, ad una Vergine, Sposa di Giuseppe l’artigiano…
Viveva Maria solitaria nella sua povera casetta…
Gli occhi umilissimi, coi quali Ella rimirava sempre la divina grandezza,
non perdevano mai di vista il proprio nulla”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
Dagli scritti della Beata Madre Teresa di Calcutta:
“Il Figlio di Dio volle provare che cosa voleva dire essere uomo,
essere rinchiuso nel grembo materno,
dipendere da una madre.
Per questo San Paolo dice:
- Lui che era ricco, si fece povero.
Si fece indifeso.
Divenne la carne di Maria”.
Dagli scritti della Beata Madre Teresa di Calcutta:
“Il Figlio di Dio volle provare che cosa voleva dire essere uomo,
essere rinchiuso nel grembo materno,
dipendere da una madre.
Per questo San Paolo dice:
- Lui che era ricco, si fece povero.
Si fece indifeso.
Divenne la carne di Maria”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme
e la vita povera della Santa Famiglia.
Dall’Epistolario di San Pio da Pietrelcina:
“Il celeste Bambino manca di tutto,
perché noi apprendiamo da Lui la rinunzia dei beni e degli agi terreni;
Egli si compiace degli umili e poveri adoratori
per invogliarci ad amare la povertà
e preferire la compagnia dei piccoli e dei semplici
a quella dei grandi del mondo”.
e la vita povera della Santa Famiglia.
Dall’Epistolario di San Pio da Pietrelcina:
“Il celeste Bambino manca di tutto,
perché noi apprendiamo da Lui la rinunzia dei beni e degli agi terreni;
Egli si compiace degli umili e poveri adoratori
per invogliarci ad amare la povertà
e preferire la compagnia dei piccoli e dei semplici
a quella dei grandi del mondo”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e
l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
Dagli scritti del Beato Bartolo Longo:
“Secondo la Legge, la madre doveva offrire un agnello;
le povere dovevano presentare due tortorelle…
Maria, la Regina del Cielo e della terra, la Madre del Creatore,
non si vergogna di comparire povera
agli occhi del mondo e nella casa del Signore…
Pondera, anima mia, il peso di questo sacrificio che compì Maria
contro l’idolo del mondo che è la ricchezza”.
l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
Dagli scritti del Beato Bartolo Longo:
“Secondo la Legge, la madre doveva offrire un agnello;
le povere dovevano presentare due tortorelle…
Maria, la Regina del Cielo e della terra, la Madre del Creatore,
non si vergogna di comparire povera
agli occhi del mondo e nella casa del Signore…
Pondera, anima mia, il peso di questo sacrificio che compì Maria
contro l’idolo del mondo che è la ricchezza”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio
e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
Dagli scritti di Sant’Alfonso M. de’ Liguori:
“O Verbo eterno, ti fai vedere tra noi da povero dentro una bottega…
Dimmi, c’è altro da inventare per farti amare?”.
La povertà della Santa Famiglia
RispondiEliminanon fu solo materiale,
ma anche e soprattutto spirituale:
i tre Sacri Cuori, infatti, furono
totalmente distaccati dai beni terreni,
per meglio contemplare e possedere
i tesori soprannaturali ed eterni...
La povertà - tanto disprezzata e fuggita dal mondo -
venne così sublimata dalla Santaa Famiglia
in ogni istante della sua esistenza,
da Betlemme a Nazareth...
Povertà che NON era miseria,
ma il totale distacco del cuore dai beni terreni
per giungere al possesso del vero grande tesoro:
il Regno dei Cieli...